119.497 IMMATRICOLAZIONI
A marzo l’attesa degli incentivi annunciati ma non emanati ha fatto crollare il mercato dell’auto. Il mese si è chiuso con 119.497 immatricolazioni, pari a un crollo del 29,7% e un buco di oltre 50.000 auto rispetto al marzo 2021. Il primo trimestre, che storicamente copre circa il 30% del volume annuale, quest’anno si ferma a 338.258 unità, in calo del 24,4% e con 109.000 immatricolazioni in meno del primo trimestre 2021. Nel contesto attuale è impossibile fare previsioni attendibili, ma la semplice proiezione algebrica delle cifre darebbe per l’intero anno 1.130.000 immatricolazioni, un calo di oltre il 22% sull’anno precedente.
CALO DEI PRIVATI IN LINEA CON IL MERCATO
Dalla struttura del mercato di marzo emerge un generalizzato tracollo tra gli utilizzatori: nel mese i privati segnano una pesantissima flessione in linea con il mercato e pari al 29,7%, con una quota che si ferma al 60,9%. Nel 1° trimestre perdono 1/4 dei volumi, scendendo al 63,1% (-1,4 p.p.). Le autoimmatricolazioni con un -37,9% di autovetture, calano all’8,8% di quota in marzo e al 9,5% nel cumulato. Anche il noleggio a lungo termine segna una perdita del 20,3% dei volumi, dovuta soprattutto al tracollo delle Captive, con una share comunque in progressiva crescita e pari al 19,4% nel mese e al 18,3% in gennaio-marzo. Il breve termine in marzo sperimenta la performance peggiore e, con quasi la metà delle immatricolazioni perse, si porta al 4,4% di rappresentatività nel mese e al 3% nel trimestre. Le società con un calo del 16,9% e inferiore al mercato complessivo, incrementano la propria penetrazione al 6,5% in marzo e al 6,1% nel cumulato.
CRESCE SOLO IL GPL
Anche dall’analisi per alimentazione emerge come l’attesa degli incentivi non abbia risparmiato alcuna motorizzazione, fatta eccezione per il Gpl che cresce del 6,9% in volume, al 9,3% di quota (8,9% nel 1° trimestre). Sotto tono volumi e quota delle auto BEV, al 3,7% in marzo (3,3% in gennaio-marzo) e le immatricolazioni delle PHEV che comunque mantengono una quota del 5% sia sul mese che sul cumulato. Le motorizzazioni tradizionali benzina e diesel perdono rispettivamente il 37,6% e il 39,2%, portandosi al 27,3% e 21,1% di share (27% e 20,8% nel cumulato); il metano scende del 70% in volume, ad una quota di minimo dell’1,1% nel mese (1,2% nel cumulato). Le ibride confermano la prima posizione fra le preferenze degli automobilisti al 32,5% di share, seppur con volumi in flessione del 14,8% (al 33,8% nel trimestre), con le “full” hybrid al 9,2% e le “mild” al 23,3%.
SEGMENTI
In pesante calo a doppia cifra in marzo tutti i segmenti del mercato, fatta eccezione per il segmento E, grazie in particolare alla disponibilità di prodotto di uno specifico player. Cedono in quota le city car (A), le medie (C) e il segmento D, mentre le utilitarie acquisiscono 3 punti; in crescita anche segmento E e F.
BERLINE DI NUOVO IN TESTA
Anche le carrozzerie segnano tutte un crollo generalizzato, mentre si salvano i monovolume compatti. Le berline si riprendono la leadership, seppur con una quota in contrazione al 41,8%, seguono i crossover al 40,8% e al terzo posto i fuoristrada al 10,5% (nel cumulato si registra un testa a testa fra berline e crossover). Le station wagon scendono al 2,8% nel mese e nel 1° trimestre.
AREE GEOGRAFICHE
Le aree geografiche perdono tutte 1/4 e oltre delle immatricolazioni. Il Nord Est conferma la prima posizione con il 31,9% delle registrazioni (grazie al noleggio, senza il quale scenderebbe al 23,4%), il Nord Ovest cede qualche decimale al 28,9%. Sale l’area del Centro Italia al 23,1%, stabili le isole (al 5,5%), mentre l’area meridionale perde qualche decimale, al 10,7% del totale.
EMISSIONI
Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in marzo calano del 3,3% a 118,6 g/Km, comunque in crescita rispetto ai 118,2 g/Km di gennaio e ai 113,9 g/Km di dicembre 2021, per il crollo delle vendite di auto a zero o bassissime emissioni. Il 1° trimestre conferma i 118,6 g/Km (-5,4%).
L’analisi delle immatricolazioni per fascia di CO2 anche in marzo riflette la bassa quota di elettriche pure e in parte di plug-in. Le fasce 0-20 g/Km e 21-60 g/Km si portano, infatti, su una quota combinata dell’8,4% e si conferma alta al 68,0% la share della fascia 61-135 g/Km. Al 19,4% la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km, mentre risale all’1,9% la fascia penalizzata dal malus oltre i 190 g/Km.
CRESCE L’USATO SUL 2021
Il mercato dell’usato nel mese di marzo segna un’altra forte accelerazione: +35,9% sul 2021, con 450.846 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture. Il 1° trimestre archivia una crescita allineata del 34,9% con 1.205.939 trasferimenti.
fonte: unrae.it